“Cerchiamo autonomamente le mascherine FFP2 per il personale medico tra i fornitori disponibili”
“Vista la carenza ormai cronica dei dispositivi di sicurezza, stiamo cercando di reperire autonomamente mascherine FFP2 per tutto il personale medico, non solo ospedaliero, fra le realtà che riusciremo ad intercettare, anche cinesi. Questa è una necessità contingente per i medici coinvolti, compresi quelli impegnati nei controlli domiciliari”. Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Pistoia, dottor Beppino Montalti, annuncia la ricerca di acquisto in autonomia dei dispositivi di protezione, attesi ormai da oltre 20 giorni dai canali istituzionali.
“Ci muoviamo in questo modo – spiega Montalti – perché ancora non vediamo esaudite le nostre richieste di dispositivi di sicurezza per tutto il personale sanitario. A fronte dei tanti rischi ci è stato proposto un tampone complessivo che non ci protegge in alcun modo. Sappiamo già che verranno trovati tanti medici positivi al test, ma questo dato metterà solo in evidenza la larga esposizione che il personale ha avuto davanti all’infezione del coronavirus.”
NEOLAUREATI. “A Pistoia abbiamo circa una ventina di neolaureati in attesa di iscrizione all’Ordine – sottolinea poi Montalti – Hanno tutta la documentazione pronta, per il completamento della pratica aspettiamo i decreti di autorizzazione dei rettori delle varie Università di provenienza”. “Pensiamo però che tutti questi giovani – prosegue Montalti – sia a livello nazionale che provinciale, non possano essere gettati nella mischia di questa pandemia. Il loro ingresso dovrà prima passare dalle varie scuole di specializzazione; chiediamo quindi al governo che aumenti i posti nelle scuole di specializzazione, sia in medicina generale che negli altri reparti, per consentire a tutti i neoiscritti l’inserimento in questo percorso”.
DONAZIONI E PAZIENTI. “Sono tantissimi gli attestati di gratitudine e donazioni che tanti pazienti stanno facendo nei confronti del personale medico – conclude Montalti – ancora una volta siamo alleati in una battaglia comune. Speriamo inoltre che questi atti di condivisione e generosità possano far comprendere come lo straordinario sistema sanitario nazionale fosse però già in precedenza fragile ed inadeguato a fronte di complessità come quelle di queste settimane. Ci vorrebbe una maggiore tutela verso tutto il personale medico, anche quando, come successo troppe volte negli ultimi anni, ci si è avventurati in improbabili ed infondate denunce nei loro confronti sostenute anche da volti noti dello spettacolo”.